Oggi parliamo di un argomento piuttosto “pericoloso”: l’amianto.
Vogliamo parlarne perché ci siamo resi conto che - nell’ultimo decennio - chi compra una casa la cui costruzione sia precedente al 1992 (poi vedremo il perché di questa data precisa), non si preoccupa minimamente di verificare lo stato di conformità dell’immobile.
O meglio: tutti a pensare allo stato delle tubature (giustissimo), degli impianti elettrici (legittimo) o di altri aspetti altrettanto importanti, ma ormai la questione amianto sembra essere dimenticata.
 
Vi rinfreschiamo un poco la memoria: a partire dal secondo dopoguerra, in Italia ha trovato larghissimo uso nell’edilizia l’amianto, altrimenti noto come asbesto.
Era comodo, sembrava un super materiale. Resistente al fuoco e alle aggressioni chimiche e dal basso costo produttivo.
Peccato che nel corso degli anni ci si fosse accorti che l’amianto era altamente cancerogeno.
Solo che era ormai dappertutto: scuole, ospedali, abitazioni private. Un disastro.
Nel 1992 viene bandito completamente e nel corso del decennio successivo c’è stata una corsa alla bonifica. La realtà è che ad oggi, nonostante il divieto assoluto di utilizzo sia entrato in vigore con la legge 257/92 del 1992, gli edifici in amianto presenti in Italia sono ancora tantissimi.
 
Una stima di Legambiente parla di più di 370.000 strutture in cui è presente l’asbesto; fra queste:
più di 50.000 sono edifici pubblici;
65.000 sono coperture;
le restanti 210.000 sono abitazioni private.
E secondo l’Istituto Superiore di Sanità i morti per amianto, nel 2021, erano ancora più di 4000 l’anno.
 
Perché vi scriviamo tutto questo? Non certo per farvi paura, ma per rendervi consapevoli.
Il problema - ovviamente - non si pone per alcun edificio costruito dopo il 1992, ma potrebbe esserci per gli edifici precedenti, soprattutto se non sono mai stati ristrutturati.

Spesso è proprio la ristrutturazione a evidenziare un problema di cui inquilini e proprietari a volte non sapevano nemmeno nulla. Inoltre, il rischio di esposizione all'amianto aumenta quando il materiale viene danneggiato o disturbato, cosa che può accadere proprio durante i lavori di ristrutturazione di edifici datati.
Quindi, se avete solamente il dubbio che la vostra abitazione possa contenere dell’amianto, è importante che vi rivolgiate a una ditta di professionisti che valuterà la situazione: solo attraverso una maggiore consapevolezza e azione possiamo proteggere la salute delle persone e rendere la nostra città un luogo più sicuro.
 
A Verona, per fortuna, la situazione edilizia è piuttosto buona: la maggior parte degli edifici interessati sono stati bonificati da tempo, e l’attenzione sul territorio è molto alta.
Noi, come agenzia, facciamo tutto il possibile per verificare età, stato dell’immobile e conformità catastale, in modo da proporre solo case sane, solide e sicure!