Dopo due anni di pandemia e la guerra in Ucraina, forse ci meriteremmo un po’ di pace e di tranquillità.
E invece cosa succede? Aumenta l’inflazione, il carovita e… anche quest’anno andrà meglio l’anno prossimo.
Ovviamente, è tutto collegato: in un mondo economicamente dinamico e interconnesso, i rapporti di causa ed effetto sono continui (ma non imprevedibili).
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi 12-24 mesi dal mercato immobiliare?
Come abbiamo già accennato nel nostro ultimo articolo, ci sono tante persone che vorrebbero acquistare, ma pochi immobili in vendita.
Una situazione che sembra coincidere con quanto emerso dal sondaggio condotto dalla Banca d’Italia, che ha intervistato 1446 agenti immobiliari: secondo i colleghi, nei prossimi dodici mesi l’andamento dell’inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita.
Lasciatecelo dire, non serviva certo un sondaggio per arrivare a una conclusione simile.
La cosa strana è che nonostante l’aumento dell’inflazione, il numero di case vendute è aumentato.
È qua che il lavoro di agente immobiliare si fa interessante: a dispetto dell’inflazione, che alza il carovita e rende fare la spesa un incubo per tutti, molti agenti immobiliari (noi compresi) prevedono un calo delle quotazioni di mercato a fronte di una continua riduzione dei potenziali acquirenti.
Come avrete iniziato a intuire, se avete letto con attenzione i nostri articoli, il mercato immobiliare è un po’ come un cane che si rincorre la coda: da una situazione in cui in tanti vogliono comprare, ma ci sono pochi immobili, si passa con (relativa) facilità a una situazione in cui - con l’inflazione che galoppa - i compratori iniziano a tirarsi indietro.
Chi vende - e magari tirava sul prezzo di vendita in maniera un po’ troppo disinvolta - si trova così a non avere più il coltello dalla parte del manico, e così inizia a cedere sul prezzo, magari nella speranza di realizzare un po’ di soldi per tappare i buchi di un carovita esagerato.
Chi ha disponibilità economica, inizierà a comprare. Chi non ce l’ha, dovrà aspettare un momento di deflazione.
Ecco quindi, molto semplicemente, cosa succederà prossimamente: se l’inflazione sale, scende il potere di acquisto delle persone, diminuisce la domanda e di conseguenza calano i prezzi. L’inflazione a un certo punto inizierà a scendere e il trend si invertirà: aumenta il potere di acquisto, sale la domanda e di riflesso si alzano i prezzi.
Come uscire da questa impasse? Avere chiaro il vostro budget di spesa è il primo passo. Verificare la possibilità e la quantità di accesso al credito (ovvero quanto possiamo chiedere di mutuo e quanto possiamo sostenere di rata, alla luce dei tassi di interesse) è il secondo.
Il terzo è affidarvi a una buona agenzia immobiliare, che conosca le vostre esigenze e sappia consigliarvi l’affare giusto al momento giusto!