.png)
Capita però che residenza e domicilio non sempre combacino. Le ragioni possono essere tantissime e tutte valide.
Il problema è un altro: quando questo succede, le Poste (che non sono famose per la loro efficienza tedesca) vanno in tilt. E allora le comunicazioni ufficiali e non (soprattutto le odiatissime buste verdine, che portano sempre cattive notizie) non arrivano, o arrivano nel posto sbagliato a nostra insaputa.
Che si tratti di una comunicazione o di una multa, abbiamo il diritto di ricevere le notifiche per tempo. Al di là della multa, spesso la posta ordinaria è il solo modo per comunicare con la PA. Un esempio che ha toccato molti? Il grande giro di giostra del SuperBonus 110%, che oltre a essere un incubo burocratico si è scontrato (o meglio si è schiantato) contro l’inefficienza delle comunicazioni.
Forse la soluzione è arrivata.
Si chiama INAD, ed è il domicilio digitale. Che poi, altro non è che l’inserimento della propria PEC (posta elettronica certificata) nel registro del domicilio digitale che si occupa di trasmettere tutte le comunicazioni elettroniche aventi valore legale, e quindi i verbali, gli accertamenti ma anche i rimborsi fiscali e le detrazioni d’imposte.
È uno strumento in più che aiuta a tenere sotto controllo le comunicazioni davvero importanti, per un motivo o per l’altro. Inoltre aiuta alla dematerializzazione (si stampa meno carta) e ci permette di ricevere notifica di tutte le comunicazioni non integrate alla app IO; ma soprattutto non dovremo più andare all’ufficio postale a perdere tempo per farci dare qualcosa che non ci è stato consegnato a dovere (sembra che ultimamente i postini abbiano la mania di lasciare solo gli scontrini bianchi).
L’INAD è disponibile gratuitamente per tutti i maggiorenni: è sufficiente avere una PEC attiva. Per attivare il domicilio digitale dovete andare sul sito del Domicilio Digitale del Governo e accedere con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e seguire la semplice procedura.
È gratis, semplifica la vita ed evita di perdere comunicazioni importanti. Per una volta tanto, forse siamo davanti a una reale semplificazione digitale!