Buongiorno a tutti!
Per la pillola di oggi abbiamo un argomento “scottante”.
A tutti è capitato di chiedersi “Perché affidarsi a un’agenzia? Perché non risparmiare un po’ di soldini e vendere da soli?”
 
Tranquilli, non ci offendiamo. È un pensiero assolutamente lecito, anche se un po’ ingenuo. Lo faremmo anche noi, se non fosse che vendere case è il nostro mestiere… e che conosciamo tutte le trappole e gli ostacoli che è possibile incontrare quando si vende (e si compra) un’immobile da privati.
 
Andremo in controtendenza. Vendere (e comprare) da soli è possibile. Sì, si può fare.
Però non aspettatevi una passeggiata di piacere, perché le cose che possono andare storte sono tante e - come minimo - quello che risparmierete in termini economici lo investirete in tempo ed energie.
 
Se ci pensate bene, quando vi rivolgete a un’agenzia, il famoso 3% di commissioni non è altro che questo: acquistare tempo, competenze, energie, esperienza per fare in modo che tutto vada nel verso giusto. Con una garanzia in più: la commissione all’agenzia è dovuta solo in caso di compravendita andata a buon fine.
 
Ma nel caso facciate da soli, il vostro tempo e le vostre energie sono andate a prescindere dal risultato.
 
Questo, di per sé, dovrebbe essere una motivazione più che sufficiente. Dubitare, però, è più che lecito. E allora vogliamo mettervi in guardia su alcuni (tra i tanti) ostacoli che potreste incontrare sulla vostra strada.
 

Vendere casa da privato

A parte il tempo, i problemi nel vendere da privato una casa sono soprattutto di tipo valutativo: il valore affettivo per un immobile in cui magari avete vissuto una parte importante della vostra vita, così come le necessità che vi hanno portato a vendere, potrebbero portarvi fuori strada e indurvi a sovrastimarne (o anche sottostimare!) il valore.

Un errore che porta con sé delle conseguenze: nel caso di una sovrastima la casa resterà invenduta a lungo, alzando la diffidenza dei futuri acquirenti e abbassandone ulteriormente il valore. Tempo, quindi, ma anche denaro. Nel caso di una stima troppo bassa, invece, il problema è quasi interamente di perdita economica, spesso in misura molto maggiore rispetto allla commissione di un’agenzia in grado di valutare correttamente il valore di vendita della vostra casa.
 
Un altro problema è dato dall’affidabilità dell’acquirente: valutare da soli la solvibilità di chi vuole acquistare casa vostra non è facile. L’agenzia dispone di strumenti per effettuare verifiche prima che si verifichino dei guai e - nel peggiore dei casi - una grave perdita economica.
 

Comprare casa da privato

Qua i rischi, al di là della perdita di tempo, sono economici e, nei casi peggiori, penali.
Perché quel 3% di commissione pagata all’agenzia include tutta una serie di servizi e competenze professionali che vi mettono al sicuro dalle truffe.
Parliamo di immobili sovrastimati, o in cui magagne strutturali o difetti di costruzione sono stati taciuti, o di tipo catastale: quella veranda che magari è alla base della scelta di quel particolare immobile potrebbe non essere in regola e costarci parecchio. Stessa cosa vale per soppalchi e altre modifiche interne.

Non parliamo poi di ipoteche e stati fallimentari che pendono sul precedente proprietario e che rischiano di trasformarsi in un vero e proprio calvario per chi effettua l’incauto acquisto da cui - ricordiamo - la legge non protegge e che anzi punisce in regime penale.
Non parliamo poi di personaggi che, intascata la caparra, spariscono nel nulla: la varietà umana è davvero infinita.
 

In conclusione

Il nostro intento non è spaventarvi né scoraggiarvi. Ma è doveroso mettervi in guardia rispetto agli ostacoli che potreste incontrare: troppo spesso si tende a sminuire l’importanza della professionalità. Lo sappiamo e lo comprendiamo. Ma quante volte i clienti ci raccontano brutte esperienze e ci dicono “l’avessi saputo!”.
Ecco, noi ve l’abbiamo detto. La scelta è vostra, e di sicuro è possibile fare tutto in autonomia. Ma fate attenzione a come vi muovete, inciampare è un attimo. Ve lo diciamo da professionisti.
 
E sappiate anche che noi ci siamo sempre.